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Dott. Alfredo Bitonti

Ortopedico – Traumatologo

  • Laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in Ortopedia e Traumatologia all’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
  • Master Universitario II livello in chirurgia del ginocchio all’Università Cattolica e del Sacro Cuore, Roma.

Cos’è l’artrosi

Artrosi è una parola che deriva dal greco antico e significa precisamente “processo degenerativo delle articolazioni”.

Questa patologia oggi purtroppo è molto diffusa: colpisce il 10-15% circa della popolazione adulta e circa il 50% delle persone sopra i 60 anni (artrosi primitiva), sfortunatamente a tutte le età in esito ad un trauma articolare (artrosi secondaria o post traumatica).

L’osteoartrosi attacca le articolazioni del nostro corpo (es. anca, ginocchio, spalla), ovvero quelle complesse architetture anatomiche fatte di muscoli, legamenti e tendini che mettono in relazione le estremità di due o più ossa del nostro scheletro.

In particolare l’artrosi colpisce la cartilagine, quel cuscinetto naturale che separa i capi ossei articolari assicurando che funzionino in maniera fluida e senza attrito. Quando le articolazioni funzionano male, la nostra capacità di eseguire movimenti, anche i più banali, può essere compromessa e possono manifestarsi dolori articolari di varia intensità e frequenza.

L’artrosi è una patologia cronica e degenerativa. Essa provoca un graduale cambiamento strutturale delle parti anatomiche colpite e una conseguente progressiva diminuzione della loro efficienza.

Alfredo Bitonti – miodottore.it

Come trattare l’ artrosi?

Nelle sue fasi iniziali è possibile procedere al trattamento dell’artrosi con delle terapie conservative, ovvero rimedi poco invasivi destinati a rallentare l’avanzamento della patologia e a tenere sotto controllo la sintomatologia dolorosa. Si può ricorrere ad esempio a cicli mirati di fisioterapia, in abbinamento all’assunzione di farmaci antinfiammatori e analgesici.

Alcuni pazienti traggono giovamento da trattamenti di tipo termale come la fangoterapia.
E’ abbastanza frequente praticare anche a una terapia iniettiva intra-articolare, che ricorre all’infiltrazione di sostanze lubrificanti come l’acido ialuronico con peso molecolare differente a seconda dell’articolazione e dello stato degenerativo della stessa.

All’avanzare della patologia, lo specialista potrà proporre al paziente di procedere con dei trattamenti di chirurgia rigenerativa come le infiltrazioni autologhe di cellule mesenchimali, finalizzate a stimolare la rigenerazione cartilaginea di I tipo (la cartilagine articolare è di II tipo, quella sostitutiva risulta essere una valida alternativa seppur con durata inferiore)

Queste infiltrazioni consistono dell’iniettare nell’articolazione interessata le cellule mesenchimali prelevate dal tessuto adiposo periombelicale processate tramite membrane filtranti che selezionano le cellule adeguate a “riparare” il danno
cartilagineo e sedare il processo infiammatorio cronico dell’artrosi; tale procedura pur essendo un intervento chirurgico può essere eseguito in regime ambulatoriale con rapido recupero da parte del paziente che può appoggiare da subito il ginocchio.

Il potere rigenerante di tali cellule fa si che l’indicazione al trattamento si possa estendere a tutte le età e avendo bassi rischi ha anche poche controindicazioni che però, come ogni protocollo medico, devono esser ben rispettate eseguendo il giusto inquadramento del paziente e delle proprie co-patologie

Alfredo Bitonti

Alfredo Bitonti

Ortopedico - Traumatologo

Sabrina Sottile – miodottore.it