TERAPIE SCLEROSANTI (SCLEROTERAPIA)
La scleroterapia (comunemente nota come “sclerosanti”), è sicuramente la tecnica principe per la rimozione delle teleangectasie, ovvero i capillari dilatati: vene varicose, varici, etc… questi fastidiosi inestetismi si possono eliminare efficacemente, con un intervento sicuro, poco doloroso e con poche ma importanti controindicazioni.
IN COSA CONSISTE LA TECNICA?
Con un ago sottile si inetta sottopelle in corrispondenza delle venuzze da eliminare una soluzione “sclerosante” (generalmente a base di alcool polidocanolico, glicerina cromata, sodio salicilato e tetradecilsolfato a varie concentrazioni) per causare una flebite chimica.
La soluzione irrita e distrugge lo strato interno del vaso sanguigno che non trasporterà più sangue; la teleangectasia sarà riassorbita.
Il danno per il sistema circolatorio è minimo (la microcircolazione non è vitale; il sangue passerà lungo altri percorsi).
La procedura è pressoché indolore e, per ottenere buoni risultati occorrono 1-5 sedute (in cui si possono trattare da 10 a 40 capillari).
La scomparsa delle venuzze può avvenire in tempi più o meno rapidi (a partire da subito ad alcuni mesi, persino alcuni anni per le recidive).
I risultati sono più che positivi nel 90% dei casi (vi è un 10% che non ottiene risultati anche dopo 5 sedute, tra cui alcuni rari casi che riscontrano persino un peggioramento post trattamento).
CONTROINDICAZIONI
Meglio astenersi dal trattamento di scleroterapia se in gravidanza, in caso di paziente allettato, se vi sono stati nell’anno episodi di tromboflebite superficiale o di trombosi venosa profonda, in presenza di diabete mellito scompensato, tumori maligni, malattie del surrene, la tubercolosi ed alcune malattie renali (glomerulonefriti e nefrosi).
Valutare bene l’intervento in caso di malattie del fegato (come epatiti acute virali, tossiche o da farmaci; cirrosi epatica), stati febbrili, asma allergico e bronchiale, malattie cardiache come miocarditi e endocarditi e discrasie ematiche.
IN CASO DI INTERVENTO SCLEROSANTE
Meglio preferire il periodo autunnale o invernale (sia per evitare la vasodilatazione da calore che per non esporre al sole la parte trattata). Se si è in età fertile è preferibile sottoporsi all’intervento nella prima metà del ciclo mestruale, per evitare l’azione vasodilatante dovuta agli ormoni prodotti successivamente all’ovulazione.
EFFETTI COLLATERALI
Talvolta, successivamente alla scleroterapia si possono verificare piccole bolle nell’area trattata, macchie lentigginose (che scompaiono nel giro di pochi giorni, massimo alcuni mesi), piccoli coaguli nel capillare (riassorbibile in tempi rapidi).
Rarissime le reazioni allergiche alla soluzione sclerosante.
DA EVITARE
Non praticare cerette a caldo, bagni a temperature elevate e qualsivoglia traume per gli arti inferiori (es. lunghi viaggi aerei).
Le sedute di SCLEROTERAPIA (TERAPIE SCLEROSANTI) vengono effettuate dai seguenti medici:
- Dott. Francesco Landolfi
- Dott.ssa Sonia Ciampa