Agopuntura e dismenorrea. Perchè soffrire?

La dismenorrea, così chiamata, è caratterizzata da un dolore crampiforme nella parte bassa dell’addome, che insorge poco prima della comparsa del flusso e ha la sua massima intensità durante il primo giorno della mestruazione.

Al dolore si possono associare gonfiore dei seni, gonfiore addominale, diarrea, cefalea o emicrania e sintomi neurologici (nervosismo, difficoltà di concentrazione, faticabilità, cambiamenti di umore).

Ricordiamo che la dismenorrea costituisce la causa più frequente di assenza dal lavoro o da scuola per le donne in età fertile e colpisce una donna su cinque.

Bisogna distinguere le dismenorree primitive da quelle secondarie.

Le dismenorree primitive, come dice il nome, sono presenti sin dall’inizio, o subito dopo l’inizio dei cicli mestruali. Solitamente compaiono dopo almeno un anno dalla prima mestruazione.

dismenorrea

Si è notata una relazione tra disturbi funzionali del colon e sintomi dismenorroici.

Le forme secondarie appaiono invece in donne che per anni non ne avevano mai sofferto.In questi casi bisogna ricercare, attraverso un’accurata indagine ginecologica, le patologie che generalmente si celano dietro questo disturbo.

Questo articolo concerne specificamente le dismenorree primitive.

Colpisce le giovani donne, dove spesso si riscontra una tendenza generale alle contratture muscolari ed una distonia nervosa: contratture dei muscoli del collo, vertigini, crampi muscolari, colite spastica, palpitazioni, a parte il dolore mestruale.

E’ quello stato particolare che viene chiamato spasmofilia e che risponde bene alla somministrazione di calcio e magnesio a dosaggi molto bassi.

 

Le terapie usuali

Normalmente si ricorre a farmaci antinfiammatori, contraccettivi orali o spasmolitici. Tuttavia gli effetti sono sintomatici e non permangono dopo la sospensione dei farmaci.

Perché soffrire inutilmente? Si soffre inutilmente perchè l’agopuntura può risolvere in maniera definitiva il problema tra l’80 e il 90% dei casi.

Diciamo in maniera definitiva perché, una volta scomparso, il dolore mestruale non si ripresenterà più.
Non solo, ma bastano anche pochissime applicazioni.Si deve effettuare una sola seduta al mese, nei 4-5 giorni prima del flusso, per tre cicli mestruali.
In genere i risultati si osservano già dopo la prima seduta.

 

Altri consigli

Una dieta più ricca di calcio, manganese e magnesio e un esercizio fisico moderato ma regolare.

(fonte: www.agopuntura.it)

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L’agopuntura e il feto in posizione podalica

Uno degli effetti dell’agopuntura, meno noto ma non meno importante, è quello di poter evitare il taglio cesareo quando il feto si trova ancora in posizione podalica.

Sapete infatti che tra la 28 e la 34° settimana esso si capovolge, mettendosi con la testa verso il basso (presentazione cefalica).

Questa posizione è fondamentale ai fini di un parto normale e senza complicazioni. 
Accade spesso che il feto rimanga in posizione opposta, cioè con i piedi rivolti verso il basso (posizione podalica) o in posizioni intermedie.  

Un tempo si facevano partorire le donne anche in queste posizioni anomali, con grossi rischi per la gestante e per il nascituro.

Oggi, invece, si ricorre giustamente al taglio cesareo che è la soluzione senz’altro migliore. 

Nell’agosto del 1984 la “Cooperative research group of moxibustion version” di Jian Xi espose, al 2° Simposio d’Agopuntura di Pechino, l’osservazione clinica relativa all’effetto della moxibustione sulla versione fetale.

Lo studio è eseguito su 505 donne tra le 28° e la 34° settimana con feto in presentazione podalica.

Delle 241 donne trattate con moxibustione del punto ZhiYin per sette giorni, in 195 (cioè l’80,91%) la presentazione risulta corretta. Nel gruppo di controllo (le donne non trattate [ndr](264 donne) la versione si verifica solo nel 49,24% dei casi con una differenza statisticamente significativa.” 
La nostra esperienza clinica ci conferma questa statistica: 8 donne su 10 ottengono il capovolgimento del feto, evitando in tal modo l’intervento chirurgico. 

 

Come?

Stimolando un punto specifico che si trova sopra l’angolo esterno dell’unghia del dito mignolo, chiamato: Jian Xi ( o anche 67 Vescica), insieme ad altri punti di supporto.  
 

Con l’agopuntura il feto si capovolge generalmente durante la seduta o nelle ore successive. Servono in genere 1 o due applicazioni di stanziate 5 giorni l’una dall’altra.

Questo potete farlo a casa.

feto-in-posizione-podalica

Come vedete dalla foto, basta acquistare dei sigari di artemisia, chiamati “MOXA”, facilmente reperibili nei negozi sanitari.

Accendete il sigaro, quando si è formata la brace lo accostate sul punto 67V e lo allontanate subito (per 10-15 volte).

Ripetete l’operazione nell’altro piede. Il tutto per 5-7 minuti complessivi.

Attenzione a non scottarvi ! Se il calore lo avvertite sempre di più (ed è normale), fate diminuire il tempo di contatto del sigaro sulla pelle: dovete sentire il calore ma non il dolore!!.

Fate questo lavoro 2 volte al giorno, per una settimana.

Se avvertirete un forte movimento del feto, andate a fare l’ecografia: se il nascituro risulterà ben posizionato, allora sospendete il vostro auto-trattamento.  

Le due cose: trattamento medico e “fai da te”, possono essere anche combinate: nei giorni successivi alla seduta di agopuntura vi auto tratterete. 

In che periodo farlo: l’ideale è tra la 24 e la 34° settimana.

Ma anche oltre vale sempre la pena provarlo. E’ ovvio che se si tratta in prossimità del parto, le possibilità di riuscita sono scarse. 

Effetti collaterali?!? Nessuno!

(fonte: www.agopuntura.it)

 

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